Sepolture anomale: tra magia, superstizioni, fantasmi e "revenant" - Tour Virtuale
PER PARTECIPARE ALLA VISITA GUIDATA VIRTUALE
– E’ necessario avere un cellulare, un tablet o un computer e un collegamento internet
– Vi verranno inviate le istruzioni specifiche per accedere alla visita guidata virtuale, quindi prenotate con un indirizzo che potete consultare da casa
PER ISCRIVERSI
Prenotazione obbligatoria via email mirartecoop@gmail.com
Indicare: Nome, Cognome, Indirizzo di residenza, Codice Fiscale (dati necessari per la fatturazione), cellulare
PER PAGARE
– Bonifico bancario alla conferma della prenotazione
La visita guidata virtuale
Cadaveri smembrati, tombe violate, corpi inchiodati…. no, non è un film dell’orrore, ma una “sepoltura anomala“.
In archeologia, le sepolture anomale sono quelle che non seguono il normale rito funerario, in qualsiasi epoca e in qualsiasi luogo.
Un’anomalia presente negli scavi, quindi, ma sicuramente rara, da registrare e da dimenticare…
Ma siamo sicuri che sia veramente così? sono veramente poi così poche le tombe “anomale”?
Perchè si disturbava il sonno dei morti con pratiche degne di un film dell’orrore?
Semplice: per impedire al defunto di ritornare
I Revenants, coloro che ritornano
Il timore degli antichi era che, nei casi di morte violenta, il defunto tornasse a disturbare i vivi, sotto forma di cadavere che si muove, di zombie.
Perciò era necessario tagliargli piedi e invertirli: quello destro finiva di fianco al polpaccio sinistro e viceversa.
Oppure bisognava inchiodarlo al suolo o legarlo, oppure deporlo a faccia in giù, così che, svegliandosi e cominciando a scavare, finisse ancora più in profondità.
“Superstizioni del passato” direte voi….eppure, ancora oggi, i defunti escono dagli ambienti con i piedi in avanti, per segnare in modo netto il taglio con il mondo dei vivi.
Gli studi della Soprintendenza e dell’Università di Bologna
Il tema, al limite della fantastoria, è stato negli ultimi anni al centro delle ricerche della Soprintendenza e al Dipartimento di Antropologia dell’Università di Bologna.
Il punto di partenza nella divulgazione delle ricerche fu la bellissima mostra allestita a Castelfranco Emilia nel 2009, in cui furono esposti per la prima volta alcuni di questi cadaveri “anomali”.
Partendo da questo punto, ed analizzando la letteratura più recente, cercheremo anche noi di scoprire eventuali ricorsi in queste anomalie e la vastità del fenomeno, che va dall’età antica fino almeno al Settecento!
ATTENZIONE: fate una cena leggera prima di questo tour virtuale…
NOTE:
Prenotazione obbligatoria via email mirartecoop@gmail.com
Indicare: Nome, Cognome, Indirizzo di residenza, Codice Fiscale (dati necessari per la fatturazione), cellulare

QUANDO:
10 aprile 2021
ore 20.30
guida Michela Cavina
durata 1 ora e mezza

DOVE:
Visita virtuale: potrete godervela comodamente dal salotto di casa vostra!

COSTO:
Contributo 7.5€